Uno sguardo che prende a pretesto un luogo: l’area litoranea di Bagnoli a ovest di Napoli, e un tempo: gli anni che vanno dalla chiusura dell’ILVA, industria del metallo, all’inizio della bonifica. Uno sguardo che poi travalica ogni confine spazio-temporale per approdare a una terra sospesa, in cui dalla linearità della storia si giunge a una dimensione ciclica assoluta, dove tempo, luogo, metallo diventano simboli di una condizione universale. Un contesto divenuto lentamente un microcosmo isolato dal resto della città, periferia anomala di paesaggi, case, fabbrica spente. Zone vuote e corrose dal tempo consentono agli uomini di farsi un’idea per contrasti delle città in cui vivono, poiché è proprio attraverso queste fessure anacronistiche che la memoria scivola, ricerca i suoi simboli, proietta e interiorizza le ferite.
Tempo Luogo Metallo
Uno sguardo che prende a pretesto un luogo: l’area litoranea di Bagnoli a ovest di Napoli, e un tempo: gli anni che vanno dalla chiusura dell’ILVA, industria del metallo, all’inizio della bonifica. Uno sguardo che poi travalica ogni confine spazio-temporale per approdare a una terra sospesa, in cui dalla linearità della storia si giunge a una dimensione ciclica assoluta, dove tempo, luogo, metallo diventano simboli di una condizione universale. Un contesto divenuto lentamente un microcosmo isolato dal resto della città, periferia anomala di paesaggi, case, fabbrica spente. Zone vuote e corrose dal tempo consentono agli uomini di farsi un’idea per contrasti delle città in cui vivono, poiché è proprio attraverso queste fessure anacronistiche che la memoria scivola, ricerca i suoi simboli, proietta e interiorizza le ferite.
Tempo Luogo Metallo




















